La superficie verde di un lago di cava, annidato nella pianura risicola piemontese, nasconde segreti inconfessabili. Ettore Esposito, commissario capo della polizia provinciale, inizia a sospettare che qualcosa non vada nella conduzione dell’azienda, gestita da una rispettabile famiglia di lunga tradizione industriale. Chi sono i veri soci di maggioranza? Dov’è finito il direttore, scomparso insieme alla sua “amica”? Luci e ombre si susseguono, riflessi sulla superficie dell’acqua possono abbagliare e confondere le idee. È amore vero quello che Angela, australiana di origini calabresi, proprietaria di un capannone pieno zeppo di rifiuti, porta in dote a Ettore, o i suoi occhi neri come ossidiana sono troppo belli per essere veri?
Edoardo Guerrini è nato a Torino nel 1965, ma è molto legato a Napoli, città dei suoi genitori. Biologo, due figli, da oltre venticinque anni si occupa di tutela dell’ambiente come dirigente in diverse province piemontesi e ora presso la Regione Piemonte. Lettore accanito, ama i classici, a cominciare da Cervantes e Shakespeare, e le detective stories (Stout, Simenon, Hammett, Chandler, Camilleri, Manzini e tanti altri). La sua vocazione per la scrittura, emersa negli anni di liceo in lunghe nottate passate a narrare storie con gli amici, è riemersa nel 2015 dopo un viaggio a Napoli che ha fatto risvegliare in lui memorie familiari. Ne è risultato un romanzo, “Senza fili”, pubblicato nel 2017 con la casa editrice Salvatore Insenga di Palermo, che prende spunto dalla strage di Portella della Ginestra e che è risultato finalista in diversi concorsi letterari. Nel 2019 ha pubblicato per la casa editrice Il Seme Bianco “Il quaderno del Fato”, un thriller/avventura che tocca luoghi pieni di fascino come Marrakech e Samarcanda, alla ricerca di antichi codici, toccando temi come l’integrazione fra culture, i dogmi e l’amore per la bellezza e la verità. Il romanzo ha ricevuto la menzione d’onore alla settima edizione del premio “Le Ragunanze”, organizzato dall’omonima associazione di promozione sociale romana, ed è risultato finalista al premio Città di Arcore. Ora Ettore Esposito, già protagonista in “Senza fili”, torna ne “Il lago verde” con il nuovo ruolo di commissario capo di polizia provinciale.