L’estate corsa (Felici Editore, Collana Quetzal a cura di Associazione Qulture, pagg. 160), l’ultimo romanzo del poeta, traduttore e “agitatore culturale” Francesco Forlani. Una storia godibile densa di riferimenti letterari; un omaggio alla Corsica, che Nicolò Tommaseo definì “anello tra le due nazioni” e che il protagonista osserva con la juste distance nella sua interezza, cogliendone l’essenza.
Francesco Forlani è stato direttore artistico del magazine Paso Doble e, a tutt’oggi, della rinata rivista Sud. È redattore di Nazione Indiana e collabora con la rivista parigina L’Atelier du Roman. Ha partecipato alla redazione dei Racconti in bottiglia per Rizzoli-Corriere della Sera. Tra le sue opere pubblicate, in italiano e in francese, Métromorphoses (Le Manuscrit), Autoreverse (L’Ancora del Mediterraneo), Turning doors. La veranda di Montale (Quintadicopertina), Il peso del ciao (L’Arcolaio), Parigi, senza passare dal via (Laterza), Peli(Fefè), Manifesto del comunista dandy e Penultimi (entrambi editi da Miraggi). A Parigi insegna italiano nelle scuole della periferia parigina, esperienza da cui è nato il suo ultimo romanzo scritto in francese, Par-delà la forêt (éditions Léo Scheer)